Ubicazione sede centrale
Piazza De Gasperi, 1 - 98065 San Piero Patti (ME)
https://www.comune.sanpieropatti.me.it/
Descrizione e cenni storici
Geografia fisica
Il territorio di San Piero Patti assume la forma di una foglia di edera e confina con diversi comuni circostanti. A sud-est si estende per 10,5 km confinando con Montalbano Elicona, mentre a sud-ovest si estende per 9,2 km confinando con Raccuja. Ad ovest confina per 1,6 km con Sant'Angelo di Brolo, a nord con Librizzi per 7 km e inoltre confina per brevi tratti con i comuni di Patti e Floresta. Si trova a una distanza di 60 km da Messina e 180 km da Palermo.
La zona in cui il territorio di San Piero si unisce a quello di Patti è chiamata Quattrofinaidi, poiché rappresenta il punto di incontro dei confini di San Piero Patti, Patti, Montalbano Elicona e Librizzi.
I monti più elevati includono il Monte Uomo Morto, che raggiunge un'altezza di 1267 m s.l.m. lungo il confine con Montalbano Elicona, il Monte San Pietro (1185 m) sul confine con Raccuja, il Monte Cocuzza (1051 m) e il Monte Renazzo (1049 m), entrambi sul confine con Raccuja. Il punto più alto del territorio di San Piero raggiunge i 1267 m di altezza, mentre il punto più basso si trova in località Casale-Divisa ed è alto 253 m.
Nelle zone più elevate del territorio, specialmente in contrada Taffuri, è possibile osservare i "cubburi", tipiche costruzioni rurali testimonianza dell'antica civiltà contadina.
Il fiume Timeto ha origine in località Fontana del Re, arricchito da numerosi affluenti (Garì, Cannula, Sciardi, Urgeri, Lesinaro, Mancusa, Pantania, Menta, Salzo, Rizzoso, Marià e Mangano), attraversa i territori di San Piero, Librizzi e Patti prima di sfociare nel Mar Tirreno.
La superficie totale del territorio di San Piero è di 41,63 km², con il centro abitato situato a 440 metri s.l.m.
Storia
Il nome originario dato dai Greci a San Piero Patti era Petra, in riferimento a una grande roccia di granito rosso presente nella regione. La presenza di coloni greci contribuì alla fondazione della comunità di Petra, che intratteneva rapporti commerciali con altre comunità come Abacena e Tindari. Con l'avvento del Cristianesimo, il nome "Petra" fu trasformato in Sanctus Petrus e successivamente in Sanctipetri supra Pactas (San Pietro sopra Patti).
Durante l'occupazione araba in Sicilia, San Piero fu anch'essa conquistata. Tuttavia, durante il regno del Gran Conte Ruggero I di Sicilia, San Piero conobbe un periodo di prosperità , poiché Ruggero scacciò i musulmani e pose il territorio sotto la sua regia amministrazione.
Dopo la morte di Federico II di Svevia, il suo successore Corrado I trasformò San Piero in un feudo, affidandolo prima alla famiglia De Sidoti e successivamente agli Orioles.
Nel 1356, il Re Federico IV d'Aragona visitò San Piero Patti, riportando la pace nel feudo dopo una protesta popolare contro la Baronia. La regina Maria di Sicilia riaffidò la baronia di San Piero agli Orioles, che la mantennero fino al 1646, quando passò nelle mani della famiglia Caccamo e successivamente ai Corvino. Nel 1812, il Parlamento Siciliano pose fine agli stati feudali in Sicilia, ponendo San Piero sotto il diretto controllo dello Stato.
Federico IV d'Aragona a San Piero Patti
Manfredo e Giovanni Orioles governarono la città in modo oppressivo, provocando il malcontento della popolazione. Intorno al 1350, il popolo si ribellò, prendendo possesso del castello e uccidendo il barone Giovanni Orioles. Federico IV d'Aragona, informato degli eventi precedenti alla sua ascesa al trono, visitò San Piero nel dicembre 1356 e, dopo aver ascoltato le richieste del popolo, emise un provvedimento con cui la città e i suoi territori furono annessi al regio demanio, premiando il popolo per la sua fedeltà . Questo evento è commemorato ogni anno con una ricostruzione storica della visita di Federico a San Piero.